L’analisi qualitativa ha svolto la funzione di «avvicinarsi ai soggetti osservati in modo da poter vedere il mondo attraverso i loro occhi» (Della Porta 2010). Rispetto a quella quantitativa, basata sulla raccolta di informazioni da un numero elevato di casi, l’analisi qualitativa è caratterizzata dalla ricerca di senso e dalla ricchezza e profondità che consente una comprensione più totale del fenomeno, individuando quegli aspetti meno rilevabili dalla somministrazione di questionari strutturati. Così, nel periodo giugno-ottobre 2022 sono stati organizzati 4 focus group a cui hanno partecipato 18 operatori e sono state svolte 10 interviste in profondità. I focus group sono serviti essenzialmente per la produzione di documentazione empirica sui bisogni formativi e professionali di specifici settori culturali creativi non direttamente rilevabili con il questionario quantitativo mentre le interviste in profondità, favorendo un approccio più libero, hanno consentito di affrontare tematiche spesso non definite a priori e che emergono proprio dall’interazione spontanea e immediata del momento dell’intervista.